giovedì 30 settembre 2010

Letargo estivo

 

Con il caldo la Trip limita al minimo il dispendio di energia, va in una sorta di letargo estivo che consiste nel compiere solo le attività essenziali e cioè:
• Mangiare/bere
• Grattugiarsi le unghie sul pollo di pezza
• Cercare angoli di casa con adeguata ventilazione dove poter dormire russando come 20 vuvuzelas.
Le attività più impegnative sono rimandate a dopo il tramonto ( ovvio, è un predatore notturno, come il suo antenato lupo..).Infatti verso le 21 inizia a riattivarsi, si alza, si stiracchia e riparte. A questo punto di solito mi guarda (beh, vista la doppia cataratta diciamo che mi percepisce), fa un mezzo sorriso con la lingua di traverso e la bavetta sgocciolante e soddisfatta mi dice: “Passeggiata??”
Ok andiamo. Esce trotterellando e guarda ( si, vabbè…intuisce la presenza) con sufficienza i suoi vicini: Artù il Lagotto Romagnolo e Ramiro il Labrador addestratissimo. Ramiro è impegnato in una sfida a Sudoku con il padrone. Ci fermiamo a salutare un nuovo amico della Trip, l’asino Berto ( ormai qui è uno zoo, abbiamo anche uno scoiattolo..). I due iniziano una conversazione movimentata, soprattutto per i miei timpani. L’argomento deve essere grave, Berto sembra risentito. Chiedo alla Trip di cosa hanno discusso. Mi ha detto che Berto vuol far causa a questo blog per il post con la frase “ sei asino quanto pesi”. Ha chiesto alla Trip di rappresentarlo legalmente. Spero che il Porco abbia una buona assicurazione , la Trip non ha mai perso una causa finora. E guarda sempre le repliche di Perry Mason.

giochi per cani

 

Se dico “giochi per cani” cosa vi viene in mente? La classica pallina di gomma da lanciare, magari con la treccia di corda attaccata. Se proprio siete avanti, penserete ad un frisbee o ad un osso finto .Non offendetevi, ma sono giochi superati. Adesso per il cane ci sono i “ giochi di attivazione mentale”. Mi sono informata, sembra siano indispensabili per la crescita equilibrata all’insegna dell’arricchimento ambientale , dove il cane non si annoia e fa cose che stimolano la sua intelligenza. Guardo i giochi della Trip: una pallina blu a forma di riccio, un’altra nella variante gialla ma senza faccia ( la Trip l’ha decapitata per toglierle il sonaglio), un birillo di gomma un po’ sudicio e un galletto bianco e verde fatto di quel materiale tipo guanto da doccia ( del tipo leggermente abrasivo). Ma che tristezza. Lo sapevo, il mio cane non è stupido, la colpa è mia che non l’ho mai attivato mentalmente. Rimedio subito e corro a comprare un gioco intelligente,garantito dai migliori istruttori. Tempo 2 settimane e anche il cane più addormentato diventa, non dico un Rex originale, ma almeno una dignitosa controfigura. Il gioco è una specie di tavolozza con cassettini e altri nascondigli: tu nascondi dei bocconcini e il cane deve scoprire come fare per prenderli. Bene, prendo la tavolozza, nascondo i premi e la piazzo davanti alla Trip. Chissà come si ingegnerà per aprire i cassettini! Dopo 10 minuti è ancora lì che fissa la tavolozza, immobile come una statua. OK, ti faccio vedere come si fa: apro il cassetto, giro la ruota, prendo il premio, visto? Sposto il cilindretto, un altro mezzo giro di ruota, un altro premio! Vado avanti per un quarto d’ora prima di accorgermi che il cane è sparito. Lo sapevo, dovevo iniziare con gli esercizi per aumentare l’attenzione. La vedo, è sul divano. Sta finendo di sezionare coi denti quel che resta del riccio giallo, intanto struscia le unghie sul polletto biancoverde che per l’occasione fa da pietra pomice. Deve piacerle un mondo…
Ma dico io, com’è possibile preferire un pezzo di gomma sbavata e una specie di guanto anticellulite al mio gioco di attivazione mentale??! La Trip resta impassibile. Dice che adesso ha altro da fare, il riccio di gomma ha ancora l’orecchio destro, deve assolutamente mozzarlo prima di sera. Non ha tempo di guardarmi mentre apro e chiudo cassetti da quella scatola di compensato. Magari domani, ok?

Tempi moderni

Ieri è arrivato il tizio dell’agenzia immobiliare con un cliente interessato all’appartamento in fondo al vialetto. Mentre il primo illustra i pregi della locazione , l’altro osserva i giardini vicino al mio, quasi passandoli in rassegna. Si fermano davanti al primo cancello, dove abita Ramiro, Labrador nero simpatico a prima vista, così affidabile che gli legheresti al collo il tuo neonato. Il cliente sorride, Ramiro gli fa un seduto-terra- resta e accenna anche un riporto, senza che nessuno gli abbia chiesto nulla e conclude con un back ( = camminata all’indietro) . Poi non contento dà anche la zampa. L’agente immobiliare gongola soddisfatto, il cliente è piacevolmente colpito ( forse Ramiro prende una percentuale sulle vendite). Eccoli al giardino successivo, esce baldanzoso Artù, raro esemplare di Lagotto Romagnolo ( io credevo fosse un vino, invece è un cane).Simpaticissimo, tutto salti e mossette, ciuffo sbarazzino e piroette da agility.
Il cliente si diverte un sacco , Ramiro sta già calcolando la provvigione.
Arrivano vicino al mio cancello, la Trip si precipita in giardino per ricevere la sua dose di complimenti. Il cliente la vede e fa un balzo all’indietro, afferra per un braccio l’agente e gli fa: “ e per la derattizzazione? Ci pensa l’amministratore??!”
Insolita associazione di idee, deve avere qualche problema.
I due se ne vanno con una certa fretta, l’agente lancia occhiate poco amichevoli al mio cane. La Trip ci resta male, abbaia un po’ ma non si girano nemmeno.
La vedo tornare scuotendo la testa. Mi dice che al giorno d’oggi basta fare quattro moine e scodinzolare un po’ per avere successo. Un cane serio e professionale come lei non ha speranza di fare carriera. Mi spiace ,le chiedo se posso fare qualcosa per farla star meglio, capisco il suo disagio. “ Una ciotola d’acqua fresca grazie. E portami i Karamazov che finisco di leggerlo”.

Il compleanno della Trip

Oggi è il compleanno della Trip , fa 18 anni. Se fosse umana ne avrebbe più o meno 120. Questo spiega e giustifica molti dei suoi bizzarri comportamenti, riconducibili ad una sorta di demenza senile canina. Vi dico solo questo: stamattina ha pensato bene di far pipì sul tappeto dell’ingresso. Non vi dico le scene drammatiche degli altri famigliari, neanche fosse stato un Kilim autentico ( al massimo poteva essere un originale “CasaMia”, venduto al metro). Momenti di disperazione, neanche avessimo sotto i piedi il tappeto dell’Incoronazione dello Scià di Persia. Francamente esagerato.
Via, un po’ di comprensione per questo anziano quadrupede dalla vescica debole. Io per esempio, seguendo i consigli dell’etologo Marchesini, ho applicato la tecnica dell’Indifferenza, che come tutti sanno è il metodo migliore per correggere gli errori del cane, nell’ambito dell’addestramento gentile e non coercitivo.
La Trip ha capito perfettamente ed ha interrotto il comportamento sbagliato ( forse solo perché aveva finito di farla, ma questo è un dettaglio)e mi ha seguito baldanzosa in cucina. L’ho premiata con un pezzetto piccolissimo di torta amaretti e mele. Intanto dall’ingresso qualcuno sbraitava improperi, inondando il pavimento di lisoformio, alcool e detergenti vari, tutti di sicuro più tossici della pipì del mio cane.
Ritorniamo di là: il finto persiano è sparito, sostituito da uno squallido stuoino setoloso, che la Trip non degna nemmeno di uno sguardo, figurarsi se va a stendersi su quella specie di noce di cocco cardata male. Lo annusa, ne verifica la natura sintetica al 100%, fa marcia indietro e torna in cucina sbuffando. Sta pensando che neanche un fachiro potrebbe dormire lì sopra.
Dice che il vitto è passabile, ma l’alloggio lascia a desiderare. Se sapeva che “ a conduzione famigliare” significava questo manicomio, col cavolo che ci veniva a viver qui.
“ E non sognatevi di mettermi in conto gli extra per la tintoria…” Auguri Trip!

La ricetta della felicità

Oggi possiamo dire con certezza che è arrivata la Primavera. Lo so perché la Trip è uscita in giardino e si è sdraiata nell’erba stendendo le zampette e annusando l’aria come in cerca di qualche profumo famigliare. Poi si è diretta sotto l’agrifoglio , ha iniziato a sondare il terreno grufolando come un cinghialetto, si è fermata in un punto preciso e ha cominciato a scavare. Dopo qualche badilata di terra è emersa soddisfatta tenendo fra i denti l’osso che aveva seppellito prima dell’inverno. L’osso era sintetico ma la gioia della Trip era autentica. E’ tornata nel prato , orecchie al vento, osso tra le unghie e avevo davanti a me l’essere più felice dell’universo. Quest’ episodio mi ha fatto riflettere su alcune cose. Primo: la Trip ha problemi di identità, perché ogni anno è convinta di doversi preparare al letargo , quindi nasconde cibo, accumula grasso ( questo le riesce particolarmente bene) e ronfa 18 ore di seguito. Secondo: si ricorda perfettamente dove ha nascosto le provviste 6 mesi prima ! che soddisfazione, sapevo che da qualche parte, sotto l’aspetto topiforme c’era ancora l’istinto selvatico dell’antenato lupo ( mia madre dice che l’osso sintetico puzzava, si sentiva ad un metro di distanza, voleva quasi sradicare l’agrifoglio per vedere se c’era una carogna sotto, ma sono illazioni, il sesto senso del mio cane è fuori discussione).
Lo so che non bisognerebbe attribuire sentimenti umani agli animali, non è scientifico, ma vi assicuro che l’espressione della Trip, con gli occhi socchiusi, i baffi al vento e l’osso ritrovato tra le zampe….se non era felicità quella , era qualcosa di molto simile. Allora le ho chiesto la ricetta della felicità : mi ha risposto che l’osso da solo non basta, ci vuole anche un bel prato comodo dove mangiarlo in santa pace, un amico umano con cui dividerlo (puah!) …..e una talpa bastarda a cui sgraffignarlo!! Yak,yak yak 

Trip e cibo

La Trip ha letto il post sulla maionese. Le è piaciuto molto. In effetti la Trip e il Porco hanno delle affinità alimentari, anche se la Trip è più famelica e se non ci fossi io a disciplinarla finirebbe per ingurgitare di tutto. Però anche lei ha delle preferenze, questo va detto. Nei top 5 ci sono sicuramente : la frutta arancione ( albicocche e mandarini), le mele ( ma non quelle già tagliate il giorno prima, che diventano mollicce e un po’ ossidate), i wurstel e la frutta secca. Ovviamente queste cose le può avere solo a piccole dosi e come premio. Però non è vero che divora qualsiasi cosa come si racconta in giro: per esempio non mangia il pan carrè. Se gliene dai un pezzo, ci gira attorno con sospetto , annusa la ciotola e si allontana schifata. E vi assicuro che non è affatto schizzinosa. Questo mi lascia perplessa e dubbiosa circa i reali ingredienti del pan carrè. Per star tranquilla non lo mangio più neanch’ io.
In realtà il suo menù standard prevede crocchette tipo “senior”. Ho visto questa nuova marca che diceva “ per la salute del cane adulto, aiuta la funzionalità dei reni e mantiene scattanti le articolazioni”. L’ho comprato. La foto sul sacchetto ritrae un canide maestoso, di razza fighissima, tipo “bracco di Weimar”, pelo lucido, occhio azzurro, posa plastica.
Guardo la Trip: cataratta duplice, pelo zerbinoso ( e le ho fatto il bagno ieri!) , sciancata sulla sinistra ( quando aveva 6 mesi è scappata ed è stata investita da un disgraziato con la Tipo bianca, ne è uscita illesa, solo un po’ fuori dima). Il confronto è umiliante, non vorrei causare al mio cane dei complessi di inferiorità. Oltretutto le crocchette in questione costano un patrimonio, forse il ricavato serve in parte per comprare lenti a contatto azzurre per il Bracco di Weimar. Dopo tanta premura sono convinta che la Trip dimostrerà tutta la sua riconoscenza. Verso le crocchette. L’ingrata le fissa dubbiosa, forse le ha scambiate per pan carrè. Ci resto male, le faccio vedere anche la foto del nobile Bracco. Lei scuote la testa, mi fa capire che devo smetterla di credere alla pubblicità e di fare acquisti dissennati spinta da un impulso emotivo. Dice che la foto serve solo per vendere il prodotto. E’ un cane saggio. Forse le dò una coscia di pollo.

Trip: le origini

A dire il vero , c’è stato un tentativo di riportare a qualche ceppo conosciuto, peraltro anche nobile, le origini della Trip. Accadde la prima volta che la portai dal veterinario.
Questi, trovandosela davanti, esclamò :” Ma è un Cirneco Dell’Etna”!!
Lo fissai preoccupata.
La Trip non si scompose, troppo intenta a cercare di grattarsi un fianco.
Il mistero fu presto risolto. Il veterinario era stato tratto in inganno dalla bizzarra conformazione a punta delle orecchie del cane, oltretutto straordinariamente sviluppate, ma non aveva considerato l’assoluta sproporzione delle stesse rispetto al resto del corpo.
Il risultato era un adorabile incrocio tra un topo vestito in beige e il cane del signor Spock.
Più che una razza nata sulle pendici del Vulcano, un cane vulcaniano al 100%.

Trip

Se vi piacciono le storie strappalacrime sui cani fedeli fino alla morte e oltre,se andate matti per i racconti sugli eroi a quattrozampe che scavano tra le macerie,si gettano nel fuoco e con indomito ardore salvano i loro padroni dalle sciagure…allora questa rubrica non fa per voi. Qui la protagonista (o meglio l’autore di cui io sono solo la mano scrivente) è Trip, il mio cane: 18 anni suonati, nessuna razza prevalente ( come recita senza pietà il suo certificato di iscrizione all’anagrafe) , o almeno di sicuro nessuna razza tra quelle riconoscibili. E’ quanto di più lontano possiate immaginare dagli esemplari sopra citati, esclusa a priori da ogni classificazione ENCI, nemmeno sfiorata, non dico da un pedigree, ma neppure da una qualche morfologia che possa renderla somigliante a uno dei 75 cani disegnati su quei poster che regalano i produttori di cibo per cani, con il titolo “principali razze canine”.
La Trip è anarchica, non addestrabile ( non dico adesso, ma nemmeno in gioventù) , vive per il cibo e staziona su un divano dove ha scritto “okkupato”.
Questi sono i suoi lati positivi.
Ma è un cane con la sua visione del mondo. E ha qualcosa da raccontare.