lunedì 11 maggio 2015

Il treno dei desideri

Ho ripreso il treno qualche giorno fa, dopo diversi mesi che andavo a lavorare con l'auto. Nutrivo molte speranze in un miglioramento del livello di servizio offerto , per due motivi : uno , il potenziamento tanto sbandierato dei trasporti pubblici vista la vicinanza al sito di Expo; secondo, peggiorare era oggettivamente, non dico impossibile , ma alquanto difficile. Eppure ce l'hanno fatta. 
Il treno aveva il primo giorno venti minuti di ritardo su un percorso di 35 minuti. Ditemi se per una cosa del genere un dirigente delle ferrovie giapponesi non si sarebbe immolato in pubblico invocando la maledizione divina su di sè  e sulle sue future sette generazioni. Qui invece non ti danno nemmeno il rimborso perchè fino ad un'ora di ritardo è considerato accettabile, poi se vuoi reclamare puoi metterti in fila e passare così un'altra bella oretta. Se sei riuscito ad avere  il famigerato  modulo del rimborso ti serve un altra ora per compilarlo e consegnarlo all'unico sportello aperto sui quattro presenti ( qualcuno sa a cosa servono gli altri tre? perchè io non l'ho mai scoperto). Infine , dopo aver dedicato mezza giornata alle ferrovie, puoi sperare di ricevere un 20% di rimborso sul prezzo di un  altro  biglietto che a quel punto sarà del tutto inutile perchè  nel frattempo ti avranno licenziato per assenza ingiustificata.
Ps tutto questo il primo giorno. Il secondo giorno il treno non è neppure passato.