lunedì 11 luglio 2016

Un corso da brividi

Lo scorso weekend si è tenuto il corso di formazione per chi si occupa di adozioni in canile. La formazione è importante e ci tengo a dirlo, l'Associazione  crede molto nella preparazione e nell'adeguatezza dei propri volontari, per cui è stato fatto questo notevole ( per le nostre tasche) investimento per aumentare appunto il livello di competenza e la qualità del servizio offerto. Essendo la qualità del corso veramente ad alti livelli, con docenti di un certo peso ( e giustamente di un certo costo) alla fine ci siamo resi conto che i fondi coprivano il corso ma non l'affitto di un locale dove svolgere le tre giornate formative. Non ci siamo persi d'animo. Il Direttore ha sfoderato le sue conoscenze e abbiamo ricevuto in prestito d'uso la sala consigliare del piccolo comune di B. ,a 5 minuti dal canile. Molto bene! Sala luminosa, proiettore , lavagne  a disposizione per le simulazioni, poltrone comode. E tutto gratis, senza nemmeno farci pagare l'elettricità.
Questo per i primi due giorni.
Purtroppo il terzo giorno si verifica un piccolo intoppo. Ci chiama il Direttore :
-ragazzi, scusate ma oggi mi dicono che la Sala comunale di B. non è disponibile, hanno un consiglio straordinario per un'emergenza che non possono proprio rimandare ( ora stiamo parlando di un comune di 1200 abitanti  inclusi gli escursionisti di passaggio che si fermano una notte dove l'unica emergenza potrebbe essere il taglio dell'erba nell'aiuola dell'unica rotonda esistente o l'organizzazione della sagra delle castagne ..). Comunque  tranquilli, già trovato un'alternativa. Ci danno, gratis è ovvio, l'utilizzo della vecchia scuola materna . E' un pò in disuso, ci sarà da adattarsi un pò, ma per una giornata, non sarà un problema! gli ho già detto che è perfetta per noi..

un pò in disuso.... sto ancora ridendo per questa descrizione.
Arriviamo sul sito. Parcheggiamo. Scendiamo dall'auto e ci fermiamo davanti all'edificio sollevando lo sguardo con aria sgomenta: la scena ricorda un pò il manifesto dell'Esorcista, non so se avete presente. La scuola è stata donata alle suore nel 1930 da una generosa nobildonna locale.  A giudicare da un primo sguardo all'esterno  direi che è stata chiusa nel 1931 e mai più riaperta. Neanche per far cambiare l'aria.L'interno vale tutto il  resto del film sopra citato. Già l'ultimo scalino prima dell'ingresso cigola in modo impressionante. Il portone si apre con uno stridio da far sollevare tre strati di epidermide. Segue caduta di calcinacci. All'interno l'aria è composta da idrogeno ossigeno e muffa, quest'ultima in percentuale maggiore rispetto ai primi due elementi. Prendiamo posto su sedie adatte a bambini di 5 anni ( degli anni trenta, quindi molto più piccoli di quelli moderni). passiamo la giornata sotto lo sguardo inquisitorio della Beata Nobildonna da un lato e della Madre Superiora dall'altro ( quest'ultima nemmeno Dario Argento l'avrebbe immaginata così, una roba inquietante ..di quelle che tu dici " non devo guardare lì perchè mi fa impressione " e l'occhio ti va sempre li! vi è mai capitato??)
Io mi siedo in fondo. Così almeno sto lontana dai ritratti. In compenso ho di fianco un vecchio pianoforte ( degli anni trenta anch'esso) . Ho l'impressione che ogni tanto si muova un tasto......
Proposta : se il consiglio comunale inizia a riunirsi lì vedrai che diminuiscono anche le emergenze.


5 commenti:

  1. Mi assicuri che in giardino non c'era un labirinto e che non sono comparse due simpatiche gemelline in corridoio?

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  2. Ehm..no non te lo assicuro..potrebbero benissimo essere comparse mentre controllavo che la tastiera non si muovesse da sola. Ps ho tralasciato di dire che sul pianoforte c'erano due candelabri con annesse ragnatele....

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Era la mia,
    la mia scuola
    Sei venuta a B. e non m'hai avvertito
    io lì c'ho fatto i primi tre anni
    e sono stato uno dei più longevi
    gli altri sono scappati prima
    perchè non reggevano lo sguardo della superiora
    è quella volta che ho preso le fantiole (convulsioni epilettiche)
    e adesso che me l'hai ricordato sento che stanno tornandoooo brrr.

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  5. Ah allora eri tu il bimbo nella foto in corridoio,quello col grembiulino e il fiocco bianco ..scusa non ti avevo riconosciuto.. :-)

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