lunedì 11 luglio 2011

Il cancello è chiuso

Devo completare il racconto delle giornate precedenti passate in ufficio fino a orari assurdi. Il gran finale è stato appunto venerdì quando , come giusta punizione, sono rimasta anche chiusa in azienda. I fatti si sono svolti così: alle 23.30 usciamo dalla porta sul retro ( io e un altro condannato ai lavori forzati) che dà su un cortile . Il cortile ha un cancello con apertura a badge che dà sulla strada principale dove avevo parcheggiato. Il mio collega invece aveva la bici in cortile. Mentre lui recupera la bici io avvicino il badge al lettore ( sofisticatissimo sistema temporizzato in fibra ottica, sincronizzato con tutti gli orologi aziendali incluso il timer del forno della mensa). Al terzo bipbipbip con lucina rossa intuisco che l'apertura non funziona.
-ah già-dice il collega improvvisamente ispirato dalla luce della conoscenza- dopo le 22 lo disattivano..
-e non potevi dirlo prima??
-ero distratto dal piano quinquennale ( vedi post precedente)
-ok, rientriamo e usciamo dal portone principale.
Solo che per rientrare bisogna passare da una porta antipanico. Che si chiude dall'interno. Automaticamente.
Meno male che si può riaprire col badge...........prima delle 22, ovvio.
Prigionieri del cortile senza possibilità di fuga!!! Valutiamo le alternative:
- lanciare la bici del collega oltre il cancello su qualche passante ma temiamo di scatenare scontri tra bande sudamericane che sembrano gli unici frequentatori della zona di sera.
-attirare l'attenzione degli avventori del locale all'angolo ,un posto dal nome tipo "Samoa Beach Pago Pago Surfing Club" dove a quell'ora scorrono fiumi di rhum,vodka e papaya ( anche il drink è esotico) e il più sobrio dei clienti sta ballando su un tavolo vestito unicamente di un tovagliolo e un cappello di foglie di banano.
-tentare di chiamare il capo, sperando che si sia attardato al PC e sia ancora in azienda.
optiamo per la terza ipotesi che si rivela vincente.
Solo che il capo è al telefono e ci manda gentilmente l'amministratore delegato in persona, il quale, purtroppo, non ha il telecomando per il cancello ma almeno ci apre la porta e con inaspettata gentilezza si offre anche di aiutare il collega con la bici. A una certa ora siamo tutti più rilassati. O forse era già passato dal Samoa Beach ...

2 commenti:

  1. io l'ufficio del tuo capo e dell'amministratore delegato li traslocherei direttamente al Samoa beach.... sai che piani quinquennali :)

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  2. credo che davanti ad un cocktail potente tipo tequila,sambuca e ananas ( al Samoa mettono frutta esotica in ogni bevanda) verrebbero fuori gli stessi numeri ma in 10 minuti invece che in 10 giorni...e con maggior soddisfazione dei partecipanti..
    ps : ho omesso questo particolare, quando erano già le 22 ed avevamo tutti un pò fame, il collega dice" non potremmo ordinare una pizza?" e l'amministratore " ah io mi sono già fatto portare un panino dal bar un'ora fa". Generoso.

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