Sabato, vigilia di Pasqua, il mio cellulare smette di funzionare. Così, all'improvviso, senza un segnale che potesse crearmi un sospetto, dopo solo otto anni di funzionamento...non me lo spiego, sinceramente per me era da considerarsi praticamente nuovo. E quindi succede questa cosa per cui resto isolata dal mondo, o meglio il mondo ( in realtà una minuscola parte di esso) cerca di contattarmi ma io sono irraggiungibile. Vivo questo Eden fino a lunedì, quando mio malgrado prendo coscienza del fatto che tra un po qualcuno mostrerà le mie foto con la scritta Scomparsa e sicuramente sceglierà la peggior foto che potrà trovare. A malincuore mi avvio verso il Centro Commerciale, ovviamente aperto anche a pasquetta, e mi dirigo verso il punto di assistenza del mio operatore telefonico.
-Salve
- Ciao! dimmi ( questi ragazzotti della telefonia danno del tu a tutti).
- ecco, il mio cellulare, non funziona più, schermo nero.. strano perchè ha solo qualche anno.
Gli porgo il telefono.
Lo guarda nello stesso modo in cui un archeologo guarda un reperto fossile di triceratopo, ma senza lo stesso stupore scientifico, piuttosto con perplessità.
-Ma signora questo telefono avrà otto anni! ( notare che è passato al lei, avrà fatto una proporzione tra l'età del cellulare e la mia).
-Si infatti, ed è incredibile che si sia già rotto, no? Comunque, vorrei sapere cos'ha e soprattutto quanto ci vuole per sistemarlo.
Il maleducato trattiene a stento una risata.
- Guardi questo errore che esce sullo schermo significa che il sistema operativo è saltato, non è riparabile.
Il gelo su di me.
-Quindi??
-Quindi deve acquistarne uno nuovo, abbiamo delle ottime offerte dia un'occhiata. Intanto inizio a togliere la Sim .
Apre il telefono e vede la mia scheda telefonica, avete presente le prime schede grandi il doppio delle micro che si vendono adesso, e con la scritta Omnitel ( i più vecchi la conosceranno). La rigira fra le dita con perplessità ancora maggiore di quella avuta alla vista del telefono.
- Scusi ma questa scheda è italiana?
-Certo che è italiana- a questo punto sono davvero un pò spazientita- è solo un pò datata, ma è di questo secolo.
Non capisce la battuta e credo stia pensando di darmi del Voi.
Adesso gli dico che ho appeno venduto la carrozza e i cavalli per comprare una macchina che mi è venuta voglia di modernità.
martedì 23 aprile 2019
venerdì 5 aprile 2019
Lavorare no eh?
Grandi iniziative aziendali in corso..non basta cambiare società, io queste cose le attiro proprio, se non le facevano prima che arrivassi io state certi che appena mi assumono gli viene l'idea di iniziare.
Partiamo con:
- Butta la plastica! : iniziativa a favore di un utilizzo delle tazze di ceramica per il caffè in alternativa agli inquinanti bicchierini di plastica. Nuove macchinette verranno installate, ogni dipendente è caldamente invitato a procurarsi una tazzina dal bar sotto casa e a portarla in ufficio. Ho provato a chiedere alla Segretaria :" scusa ma poi chi le lava? dobbiamo portarci anche detersivo e spugnetta? e se poi qualcuno usa la mia tazzina? (qualcuno troppo tirchio per comprarla lo farà di sicuro, non per far nomi ma l'Erede del Bravo Venditore, ossia Finanza A Scrocco, è sicuro che si aggirerà per le scrivanie informandosi su chi è a casa in malattia per ghermire l'agognata tazzina, dimostrando la più assoluta noncuranza per i basilari precetti igienici). Risposta della Segretaria: "io le farei lavare tutte a chi ha avuto questa bella idea del cavolo", dimostrando così una coscienza ambientalista superiore alla media.
-Un saluto alla salute! : iniziativa a favore di una corretta alimentazione nella giornata lavorativa, in particolare abolizione delle pericolosissime merendine e sostituzione delle stesse con un cibo molto più salutare e nutriente. E cioè: monoporzioni di zenzero disidratato, castagne secche, gallette di riso compresse impossibili da masticare e peggio ancora da deglutire, plumcake che se li assaggi ti sembra di masticare la sabbia e per finire carrube, bacche e altre sostanze generalmente non destinate al consumo umano. Rivoglio la Girella.
E per finire..(questa è in assoluto la più comica..):
- Sposta la sosta! : iniziativa a favore di una ricerca di un parcheggio più lontano ( ???!!) in modo da percorrere una buona distanza a piedi e tenersi in forma anche andando in ufficio..
Ma qui sono tutti matti.
Partiamo con:
- Butta la plastica! : iniziativa a favore di un utilizzo delle tazze di ceramica per il caffè in alternativa agli inquinanti bicchierini di plastica. Nuove macchinette verranno installate, ogni dipendente è caldamente invitato a procurarsi una tazzina dal bar sotto casa e a portarla in ufficio. Ho provato a chiedere alla Segretaria :" scusa ma poi chi le lava? dobbiamo portarci anche detersivo e spugnetta? e se poi qualcuno usa la mia tazzina? (qualcuno troppo tirchio per comprarla lo farà di sicuro, non per far nomi ma l'Erede del Bravo Venditore, ossia Finanza A Scrocco, è sicuro che si aggirerà per le scrivanie informandosi su chi è a casa in malattia per ghermire l'agognata tazzina, dimostrando la più assoluta noncuranza per i basilari precetti igienici). Risposta della Segretaria: "io le farei lavare tutte a chi ha avuto questa bella idea del cavolo", dimostrando così una coscienza ambientalista superiore alla media.
-Un saluto alla salute! : iniziativa a favore di una corretta alimentazione nella giornata lavorativa, in particolare abolizione delle pericolosissime merendine e sostituzione delle stesse con un cibo molto più salutare e nutriente. E cioè: monoporzioni di zenzero disidratato, castagne secche, gallette di riso compresse impossibili da masticare e peggio ancora da deglutire, plumcake che se li assaggi ti sembra di masticare la sabbia e per finire carrube, bacche e altre sostanze generalmente non destinate al consumo umano. Rivoglio la Girella.
E per finire..(questa è in assoluto la più comica..):
- Sposta la sosta! : iniziativa a favore di una ricerca di un parcheggio più lontano ( ???!!) in modo da percorrere una buona distanza a piedi e tenersi in forma anche andando in ufficio..
Ma qui sono tutti matti.
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