martedì 24 gennaio 2017

Giardinaggio

In questa nuova modernissima sede dove si è trasferita la mia azienda hanno sparpagliato piante ovunque: la troupe di arredatori d'avanguardia ha pensato che questa atmosfera da garden potesse favorire la giusta concentrazione aggiungendo quel tocco di classe che giustamente tutto l'ambiente meritava. Peccato che non hanno considerato due cosucce:

  1. mettere nello stesso vaso un aloe barbadensis ( pianta che vive tranquillamente nel deserto) e un pino nano siberiano è un ottima soluzione estetica ma denota una certa confusione botanica. Le più confuse erano le piante stesse , nessuna delle quali riconosceva la propria vicina come un vegetale simile. Dosare l'acqua è impossibile, stiamo gestendo una via di mezzo che non accontenta nessuno: l'aloe marcirà e il pino si seccherà, è già deciso.
  2. Le piante vanno innaffiate: sembrerà strano ma non basta metterle lì , bisogna anche ricordarsi che esistono . Chi ci pensa secondo voi? la sottoscritta, più che altro per un naturale senso di compassione verso poveri esseri viventi che non hanno fatto nulla di male , vittime di architetti che prima di pensare al bosco verticale dovrebbero avere almeno visto un prato orizzontale dal vero.
Dopo tre mesi che svolgo questo compito con discreti risultati , passo sbadatamente davanti all'ufficio del nuovo direttore ( l'Invisibile, che infatti non c'era) e cosa vedo vicino alla finestra ? tre vasi enormi con alberelli e piante. Mi avvicino. Tocco una foglia e questa si polverizza immediatamente , come Dracula quando albeggia. Mai visto una cosa del genere. Nell'altro vaso i due tronchetti della felicità avevano scelto un dignitoso suicidio. Il papiro sembrava meno vivo di quello ritrovato di fianco al sarcofago di Nefertiti dopo 4000 anni.
Insomma nessuno si era ricordato di queste piante e in tre mesi nemmeno una goccia d'acqua.
Con tristezza vado dall'assistente del Direttore, impegnatissima a ritoccarsi lo smalto e a masticare chewing gum. "Scusa ( non ricordo mai il nome esatto, è di origini russe e il nome suona come "Divana" che mi sembra anche un pò offensivo, quindi per non sbagliare sto generica) ma non potevi dirmi che c'erano delle piante anche qui? faccio il giro sul piano,bagnavo anche queste."
Divana alza gli occhi dalla tastiera ( dove aveva appoggiato la limetta) e con lo stesso guardo stupito che doveva avere l'uomo primitivo quando ha scoperto il fuoco mi fa: "ma perchè? sono vere???"
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NON -HO-PAROLE

8 commenti:

  1. e oggi sono crollate tutte le foglie del ficus benjamin.. tutte contemporaneamente! stamattina c'era un albero e adesso un attaccapanni..sigh

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    1. pota tutto magari si ripiglia.... magari

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    2. già fatto...adesso è un attaccapanni molto basso :-(

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  2. No erano finte come lei.
    D'altra parte è noto per le Divane c'è un'offerta con sconti fino al 70% ogni settimana, la domenica finisce e ricomincia il lunedì successivo

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    1. ahahahah.. questo lato tagliente di Amanda non lo conoscevo ancora..brava!!!

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  3. Mia sorella ha innaffiato per dieci anni le piante finte di mamma,
    quando mamma è morta ha chiesto (mia sorella) chi poteva andare a casa a innaffiarle,
    a quel punto siamo stati costretti a dire che erano finte.
    S'è incazzata.

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    1. eh ma anche voi..potevate continuare con un'innocua bugia a fin di bene..certo però che anche tua sorella.. dieci anni son tanti per non accorgersi. Forse le piaceva l'idea di essere utile e le piante erano solo un pretesto..mah..

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