giovedì 30 settembre 2010

Tempi moderni

Ieri è arrivato il tizio dell’agenzia immobiliare con un cliente interessato all’appartamento in fondo al vialetto. Mentre il primo illustra i pregi della locazione , l’altro osserva i giardini vicino al mio, quasi passandoli in rassegna. Si fermano davanti al primo cancello, dove abita Ramiro, Labrador nero simpatico a prima vista, così affidabile che gli legheresti al collo il tuo neonato. Il cliente sorride, Ramiro gli fa un seduto-terra- resta e accenna anche un riporto, senza che nessuno gli abbia chiesto nulla e conclude con un back ( = camminata all’indietro) . Poi non contento dà anche la zampa. L’agente immobiliare gongola soddisfatto, il cliente è piacevolmente colpito ( forse Ramiro prende una percentuale sulle vendite). Eccoli al giardino successivo, esce baldanzoso Artù, raro esemplare di Lagotto Romagnolo ( io credevo fosse un vino, invece è un cane).Simpaticissimo, tutto salti e mossette, ciuffo sbarazzino e piroette da agility.
Il cliente si diverte un sacco , Ramiro sta già calcolando la provvigione.
Arrivano vicino al mio cancello, la Trip si precipita in giardino per ricevere la sua dose di complimenti. Il cliente la vede e fa un balzo all’indietro, afferra per un braccio l’agente e gli fa: “ e per la derattizzazione? Ci pensa l’amministratore??!”
Insolita associazione di idee, deve avere qualche problema.
I due se ne vanno con una certa fretta, l’agente lancia occhiate poco amichevoli al mio cane. La Trip ci resta male, abbaia un po’ ma non si girano nemmeno.
La vedo tornare scuotendo la testa. Mi dice che al giorno d’oggi basta fare quattro moine e scodinzolare un po’ per avere successo. Un cane serio e professionale come lei non ha speranza di fare carriera. Mi spiace ,le chiedo se posso fare qualcosa per farla star meglio, capisco il suo disagio. “ Una ciotola d’acqua fresca grazie. E portami i Karamazov che finisco di leggerlo”.

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