martedì 14 maggio 2013

Consulenti

Stamattina ero in ritardo, come sempre, varco la porta d'ingresso degli uffici, faccio gli scalini a due a due per far passare il badge prima dello scoccare della fatidica mezz'ora di ritardo , quando mi trovo davanti quattro tristi figuri dall'aria grave, in completo grigio.
 "Oh caspita, chi è morto? -mi rivolgo angosciata alla ragazza della reception ( per nulla scomposta, continua a masticare chewing gum limandosi le unghie).
 "Nessuno " fa lei ( senza nemmeno alzare gli occhi dal mignolo). 
" e quelli chi sono allora?" 
"i consulenti della *** ( nota società specializzata in rinnovamento aziendale globale)
Mi sono accorta che nella mia azienda , oltre ai normali ( normali...si fa per dire) dipendenti, ci sono sempre fissi almeno 6 consulenti esterni. Sembra che non siamo in grado di fare nulla da soli, c'è sempre bisogno di questi seri professionisti che remuneriamo lautamente per farci dire che 
- siamo disorganizzati
-non siamo procedurati
-non siamo allineati
- sprechiamo tempo e soldi ( in buona parte versandoli a loro, ma è un dettaglio...)
insomma , in poche parole l'Azienda sopravvive malgrado noi, ma è solo fortuna e non può durare molto. Quindi vanno presi immediati provvedimenti, che perlopiù consistono in:
- tagliare il personale ( redundancy program )
- spostare il personale rimasto ( delocalization )
-dopo averlo spostato , fargli fare altro ( job rotation )
avete notato come in Inglese sembra tutto meno banale? li paghiamo anche per questo...

2 commenti:

  1. eat bread by surprise(tion) invece è il loro mestiere

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  2. io avevo la chiave dell'appartamento, non perchè lo usassi, ma perchè lo dovevo far sistemare ogni volta che qualche ospite lo usava. Quello che l'usava di più era il consulente che appena mangiato mi chiedeva di andarci a schiacciare un pisolino.
    dopo due mesi di sta storia mi sono stancato e l'ho fatto cacciare, giuro che l'azieda non ne ha risentito minimamente.

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