domenica 26 giugno 2011

All'aeroporto

Oggi ho avuto la conferma che il volo non è cosa adatta all'uomo, come la Trip ha sempre sostenuto. In generale non solo l'aereo come mezzo di trasporto ma tutto l'ambiente aeroportuale è altro rispetto alla realtà, è proprio una dimensione in cui ogni logica, anche la più banale, viene sconfitta. Questo pomeriggio ero in partenza da un piccolo aeroporto italiano per far ritorno a casa dopo una settimana di vacanze. Arrivo al check in e la solerte impiegata mi informa che il mio nome "non le risulta". Le dico che ci deve essere un errore , perchè sono partita senza problemi, la prenotazione era per andata e ritorno ( e il ritorno era già pagato, dettaglio non trascurabile , come testimoniato da ricevuta, stampa del biglietto, codice della prenotazione e altri 6 o 7 documenti). Lei annuisce ( questa cosa non la sopporto), sorride ( ancora più insopportabile) e mi dice che continuo a "non risultare". Mi manda dalla collega all'ufficio vendite biglietti. Trascino la mia valigia fino al bancone. Mi riprometto  di non mordere l'impiegata nel caso osi sorridere anche lei. Arrivo al vetro , l'impiegata alza la testa e accenna un sorriso. Mi mantengo civile, con difficoltà. Ecco il dialogo surreale :
Impiegata: " Qui risulta che ci sia una richiesta di rimborso. Ha chiesto un rimborso del biglietto?"
E: " no, io ho chiesto di volare, non ho altre pretese. In questo momento chiederei un rimborso per il tempo perso ma ancora non l'ho fatto"
( non capisce la battuta, mi guarda come se stessi confermando il tutto)
I :" perchè adesso, se proprio vuole partire (??!! ) qui bisogna annullare tutto... ( sbuffa, un pò scocciata, è comprensibile, sto chiaramente causando un danno alla Compagnia.) Sarebbero 12 € da pagare. Può pagarli con la carta di credito così le resta la ricevuta se vuole fare reclamo.
Sono afflitta e stanca, mi sento vittima di un sistema malfunzionante ma non so che fare e le allungo la carta. Suona il telefono, l'impiegata risponde, parlotta un pò e poi mette giù.
I:" Era l'ufficio centrale, c'è stato un equivoco. Siamo noi che le dobbiamo 12 €.
...perplessità...
E :" e per cosa sarebbero ? scusi la curiosità..
I: ( spazientita, capisce che il soggetto ha qualche difficoltà ) " come per cosa sarebbero, ma scusi, gliel'ho spiegato,è per il rimborso,no?
E:" ah, si , certo che stupida che sono me l'ero dimenticata. Me li dà subito?
I" ovviamente no ( ovviamente, però se li dovevo io mi aveva già carpito la carta)  mi lasci un suo recapito.
La cosa più umiliante è che ha ripetuto il mio numero senza accorgersi che il microfono  era aperto per gli annunci in sala......
giuro che non parlerò più così male dei treni

4 commenti:

  1. l'aeroporto è un "non luogo" a procedere
    a volte neanche a procedere
    e la disumanizzazione dei rapporti col pubblico è l'indice di quanto questo mondo sia caduto in basso

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  2. letto e approvato al 100%!!!
    che poi vogliamo dircela tutta, anche noi quando siamo lì ci trasformiamo, sopportiamo cose che ovunque scatenerebbero una rivoluzione...per esempio quei tramezzini che ti vendono a 6€ ,composti da due fette di spugna con un foglio di polimeri che spacciano per formaggio e della lattuga di gomma...in un qualsiasi bar li tireremmo in testa al barista , sull'aereo paghiamo e li mangiamo....

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  3. sai mai che il talebano metta l'esplosivo in pane e salame, che già un talebano che gira con pane e"salame" sarebbe un ninin sospetto

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  4. non è una battuta: mi hanno detto che i cannoli alla ricotta non li potevo mettere nel bagaglio a mano...ma ce lo vedi uno che dirotta a colpi di cannolo siciliano???

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