sabato 16 ottobre 2021

In addestramento

 Con il ritorno alla (quasi) normalità riprendo un po' a viaggiare per lavoro. Certo bello lo smart working, le pantofole, le riunioni a distanza ma vuoi mettere tornare ad immergersi nella splendida umanità e vivere un sacco di esperienze emozionanti? Per esempio, prendete questo volo Milano Roma che ho fatto settimana scorsa. Salgo sul mio volo rigorosamente low cost e mi accomodo nei miei bei 35 cm di spazio, per i quali ho pagato ben sette euro di supplemento. Almeno sono in seconda fila, bene , faccio prima a scendere quando arriviamo. Iniziano i vari annunci e il capo equipaggio ci tiene a far sapere che oggi in staff abbiamo anche Andrew, giovane steward in addestramento. Sorrisi, pacca sulla spalla, incoraggiamenti vari per il suo primo giorno di lavoro.

Molto bene. Ora , se voi siete un ventenne in ufficio al vostro primo giorno di lavoro nella vostra vita , cosa vi assegnano come compito? Fate le fotocopie, mettete in ordine la scatola delle graffette, sistemate l'archivio pieno di polvere, insomma fate quei lavori di massima noia e nessuna,responsabilità, giusto per prendere confidenza con l'ambiente. Allora io mi chiedo perché a Andrew gli facciamo chiudere il portellone ed inserire tutta una serie di allarmi?? Perché mettete la mia vita nelle mani di Andrew che ha ancora i brufoli e ha imparato ieri ad allacciarsi le scarpe? ( Forse nemmeno, visto che indossa mocassini). Il problema è che io sono lì seduta davanti e lo vedo che lui effettua tutta questa serie di attività con una certa emozione, è nervoso ( forse non ricorda esattamente la sequenza dei pulsanti da schiacciare.. e il capo team invece di stare lì col fiato sul collo cosa fa?? Controlla le cappelliere se sono chiuse! Una roba inaudita...ma cosa vuoi che mi importi se mi casca in testa il golfino della signora se nel frattempo siamo implosi per la depressurizzazione in cabina??)

Cerco di rilassarmi ma è molto difficile, perché stiamo decollando, Andrew si è seduto e mi sembra che lo sguardo gli vada sempre al portellone, come se non fosse sicuro di averlo chiuso bene....e poi quella lucina che lampeggia cosa vorrà mai dire?  Sono tentata di alzarmi e di chiedergli se per caso la luce non debba essere fissa e verde anziché rossa lampeggiante ma non vorrei essere tacciata di paranoia.

Cerco di dormire...ma si dai..sono solo fissazioni...Andrew è addestrato e sa il fatto suo....rilassiamoci e godiamoci il volo.

Al ritorno ho lo stesso posto. Equipaggio esperto, nessun principiante. Una hostess a chiudere il portellone. Tutto a posto, tutto sotto controllo, pronti a decollare, la lucina li sopra che ...la guardo..è verde

E non lampeggia.



6 commenti:

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    1. Ebbene si...e aggiungerei anche un certo tono drammatico...la situazione lo richiede. Ps giuro che non parlerò più male delle ferrovie

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  2. Ma possibile che lui non lo sapesse?
    Possibile che qualche hostess passando non abbia visto la rossa che lampeggia?
    Anche un tripode daltonico si sarebbe allarmato se non altro a vedere il lampeggio!
    Ma Andrew è italiano col nome straniero o straniero stranito?

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  3. Andrew era stordito... dalle troppe informazioni ricevute in poco tempo, non gliene faccio una colpa...lui aveva fatto domanda per stare al bar dell aeroporto e si è trovato su un aereo..già buono che non glielo hanno fatto pilotare :-))

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  4. Hei, mi raccomando fate (tutti due, la bipede e il tripode) buone feste e cercate di star bene anche nel 2022 che non promette niente di buono. Auguri.

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    1. Ma grazieeeee!! Confermo che le premesse non sono le migliori....vedi il mio ultimo post...ma ce la mettiamo tutta! Buone feste anche a te!

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